Qualche pillola di riflessione e utile indicazione per sopravvivere nella quotidianità. Non facciamoci sopraffare dalla paura, dall’ansia, dall’ozio, dalla frustrazione e, perchè no, anche dalla rabbia. Proviamo.
Potete ascoltare la mia intervista qui o leggere i suggerimenti che seguono.
- È normale essere preoccupati e un poco giù: accettiamo il nostro limite. Non siamo supereroi.
- Non chiudiamoci in noi stessi, nel nostro unico pensiero del “coronavirus” ma cominciamo a fare qualcos’altro per interrompere questo ciclo di pensiero.
- Riscopriamo il significato del tempo, un tempo lento ma che non è un tempo vuoto. Leggi un libro, guarda un film, ascolta la radio, telefona, scrivi agli amici. Naviga in siti dei musei e delle biblioteche del mondo. Recupera quel vecchio sogno nel cassetto per scrivere, dipingere, etc.
- Pensa ad attività da fare insieme alla tua famiglia o ai coinquilini: attività fisica, lettura a voce alta, giochi di società. Per divertirsi insieme basta un mazzo di carte o una tombola.
- Organizza temporalmente la tua giornata per darti un senso: attività da fare alla mattina, altre al pomeriggio etc. Organizza le passeggiate con il tuo pet, quando andare a fare la spesa o in farmacia. Scandisci in modo ordinato la giornata.
- Riscopriamo le relazioni umane, con gli animali e con la natura. Prendersi cura di una pianta, del balcone, di un giardino per i più fortunati.
- Non parliamo sempre e solo di coronavirus! Non è la nostra vita! Quando accade diamoci un limite.
- Non stiamo sempre connessi. Non passiamo tutto il tempo a rincorrere le informazioni e non abbuffiamoci di notizie solo sul virus: stacchiamoci dai social, dalla televisione e da ogni altro canale e usiamoli con cautela.
- Viviamo lo spazio, non usiamolo: camminare in campagna o in paesi/città quasi vuoti ce li farà vedere con occhi nuovi.
- Viviamo “l’ozio”, il “non fare”, il “non produrre” per fare quello che non abbiamo mai avuto tempo.
- Per combattere l’ansia e la paura non abbuffiamoci di cibo o alcolici, rimedi consolatori per eccellenza. Quando si va a fare la spesa compera solo quello che ti serve davvero e nella giusta quantità. Compila una lista precisa e non sgarrare che altrimenti l’ansia di farà acquistare alimentari o scorte inutili.
- Non usiamo psicofarmaci se non ce li prescrive il medico o farmaci da banco contro l’ansia.
- Riconosciamo il nostro stress e le nostre paure come reazioni umane e non come deficit o mancanza. Usiamo questa esperienza per imparare a riconoscerle e conviverci.
- Cerchiamo di gestire la frustrazione e l’impotenza e non trasformarla in rabbia. Se ci accorgiamo che sta aumentando la nostra litigiosità o le aggressioni verbali cerchiamo di fare attività fisica o concentriamoci su giochi on line o altri passatempi che ci possano rilassare.
- Non esiste solo il coronavirus nella nostra vita.
- La nostra vita è MOLTO altro e dipende da noi.
Un pensiero va a tutte le donne maltrattate in famiglia, alle relazioni di coppia violente, ai minori di genitori separati che saranno ancor più sballottati e confusi, ai genitori non affidatari e alle difficoltà nel vedere i propri figli. La convivenza chiusa e forzata imposta per contenere l’epidemia rischia di far esplodere situazioni già al limite con pericoli per i membri più deboli.
Noi sappiamo che la violenza è dentro le mura di casa.
Ribadisco che qualora ci sentiamo in pericolo non dobbiamo esitare a chiedere aiuto alle Forze dell’Ordine o telefonare al 1522.
Non vergogniamoci nel chiedere aiuto, soprattutto in questi momenti di grande stress e paura.
Molti psicologi e associazioni offrono supporto on line. Anche l’Associazione psicologo di strada si mette a disposizione.
Sono attivi on line i nostri sportelli gratuiti:
- Sportello stalking
- Sportello ascolto sostegno coronavirus
Scriveteci a segreteriapsicologodistrada@gmail.com stabiliremo ora e modalità del colloquio.