NULLITÀ MATRIMONIALE: CONSULENZA PSICOFORENSE IN AMBITO CANONICO

La consulenza psicoforense in ambito canonico è un’area specialistica che si occupa di fornire valutazioni psicologiche e psichiatriche nell’ambito dei procedimenti giudiziari della Chiesa cattolica, soprattutto in relazione ai tribunali ecclesiastici. Questi tribunali trattano casi riguardanti il diritto canonico, in particolare quelli relativi alla validità dei matrimoni, all’idoneità al sacerdozio, e ad altre questioni di carattere morale o disciplinare.

In questo articolo ci occupiamo solamente dell’attività relativa alla nullità matrimoniale. Nel diritto canonico, la nullità matrimoniale non implica la dissoluzione di un matrimonio valido, ma stabilisce che il matrimonio non è mai esistito validamente per mancanza di uno o più elementi essenziali. Tra questi elementi, la capacità di intendere e volere e la piena consapevolezza degli obblighi matrimoniali sono fondamentali.

Il ruolo del consulente psicoforense in ambito canonico è simile a quello svolto in contesti civili e penali, ma con alcune specificità legate alla natura del diritto canonico e delle questioni trattate cioè nei casi di valutazione per richieste di nullità matrimoniale il consulente deve condurre una valutazione dettagliata delle condizioni psicologiche dei coniugi al momento della celebrazione del matrimonio.

  1. Ambiti di applicazione

Uno degli ambiti più comuni in cui la consulenza psicoforense viene richiesta in ambito canonistico è quello della nullità matrimoniale. La Chiesa cattolica considera il matrimonio un sacramento indissolubile, ma in alcuni casi, un matrimonio può essere dichiarato nullo se viene dimostrato che non erano presenti le condizioni necessarie al momento della celebrazione ovvero se al momento della celebrazione non esistevano le condizioni necessarie per un consenso valido.

I principali motivi psicologici per cui si può richiedere la nullità matrimoniale includono:

  • Incapacità Psichica: Un motivo frequente per la dichiarazione di nullità è l’incapacità psichica di uno o entrambi i coniugi di assumere e mantenere gli obblighi matrimoniali. Il consulente psicoforense è chiamato a valutare se una patologia mentale o una grave immaturità psicologica abbia impedito la formazione di un consenso matrimoniale valido in uno o entrambi i coniugi ovvero impedisse loro di comprendere e accettare gli obblighi essenziali del matrimonio.
  • Errori o Inganni: Il consulente può anche essere coinvolto nella valutazione di situazioni in cui un coniuge sia stato indotto in errore su un aspetto essenziale della persona dell’altro coniuge (ad esempio, riguardo a condizioni psichiche o psicologiche gravi), che potrebbe rendere nulla la validità del consenso matrimoniale.
  • Simulazione del Consenso: In alcuni casi, uno dei coniugi può simulare il consenso matrimoniale, nascondendo intenzionalmente la propria reale intenzione di non rispettare gli obblighi del matrimonio. Il consulente psicoforense può aiutare a valutare la presenza di tale simulazione attraverso l’analisi delle dinamiche psicologiche.

 

Nullità matrimoniale per incapacità di assumere gli obblighi matrimoniali essenziali (Can. 1095)

Il canone 1095 del Codice di Diritto Canonico recita:

Sono incapaci di contrarre matrimonio:

  1. coloro che mancano di sufficiente uso di ragione;
  2. coloro che difettano di un grave difetto di discrezione di giudizio riguardo ai diritti e ai doveri matrimoniali essenziali da dare e da accettare reciprocamente;
  3. coloro che non possono assumere gli obblighi essenziali del matrimonio per cause di natura psichica.

Questo canone si suddivide in tre parti principali, che definiscono le diverse forme di incapacità.

2. Incapacità per Mancanza di Sufficiente Uso di Ragione (Can. 1095, 1°)

Questa prima forma di incapacità riguarda coloro che, al momento della celebrazione del matrimonio, non possedevano sufficiente uso di ragione per comprendere il significato del matrimonio e gli obblighi ad esso connessi. Ciò può essere dovuto a:

  • Disturbi mentali gravi: come la schizofrenia, disturbi psicotici, o altre condizioni che compromettano la capacità di intendere e volere.
  • Stati di intossicazione: da alcol o droghe, che impediscano di comprendere appieno l’atto matrimoniale.
  • Grave disabilità intellettiva: che comprometta la capacità di comprendere e prendere decisioni consapevoli riguardo al matrimonio.

3. Incapacità per Difetto Grave di Discrezione di Giudizio (Can. 1095, 2°)

Il secondo motivo di incapacità si riferisce alla mancanza di una discrezione di giudizio sufficientemente sviluppata. Questo difetto può impedire a una persona di valutare adeguatamente gli obblighi e i diritti essenziali del matrimonio. Le cause possono includere:

  • Immaturità psicologica: Una persona può essere immatura dal punto di vista emotivo o psicologico, al punto da non comprendere pienamente le responsabilità del matrimonio, come la fedeltà, l’indissolubilità e l’apertura alla procreazione.
  • Influenze esterne: Pressioni sociali, culturali o familiari possono aver influenzato la decisione di sposarsi, senza che la persona abbia avuto la possibilità di un giudizio libero e maturo.
  • Disturbi della personalità: Come il disturbo borderline di personalità o altre condizioni che compromettono la capacità di prendere decisioni ponderate e stabili.

4. Incapacità di Assumere gli Obblighi Essenziali del Matrimonio per Cause di Natura Psichica (Can. 1095, 3°)

Questo terzo motivo di incapacità è particolarmente rilevante nella consulenza psicoforense. Si riferisce all’impossibilità, per cause di natura psichica, di adempiere agli obblighi essenziali del matrimonio, come:

  • Comportamenti aggressivi o abusivi: che impediscono una sana convivenza e il rispetto reciproco.
  • Disturbi sessuali: che impediscono l’apertura alla procreazione e la realizzazione dell’unione coniugale.
  • Dipendenze gravi: come alcolismo o tossicodipendenza, che compromettono la capacità di mantenere un rapporto stabile e responsabile.
  • Condizioni psichiatriche gravi: come depressione maggiore, disturbi bipolari, o schizofrenia, che impediscono di adempiere agli obblighi di amore, fedeltà e assistenza reciproca.

Cercando di semplificare possiamo scrivere che, secondo il canone 1095 del Codice di Diritto Canonico, la nullità matrimoniale può essere dichiarata se uno o entrambi i coniugi erano incapaci di assumere gli obblighi essenziali del matrimonio a causa di:

  • Grave Immaturità Psichica: Un individuo potrebbe non avere la maturità emotiva e psicologica necessaria per comprendere e accettare le responsabilità del matrimonio, come la fedeltà, la convivenza e l’apertura alla procreazione. Il consulente psicoforense valuta se uno dei coniugi fosse affetto da una grave immaturità psicologica che comprometteva la sua capacità di contrarre un matrimonio valido.
  • Disturbi Psichiatrici: La presenza di disturbi mentali gravi, come schizofrenia, disturbi bipolari, o gravi forme di depressione, può rendere una persona incapace di dare un consenso valido al matrimonio. La consulenza psicoforense è essenziale per determinare se questi disturbi fossero presenti e in che misura abbiano influenzato la capacità di intendere e volere.
  • Grave Anomalia Psichica: Questo può includere condizioni come la dipendenza da sostanze, disturbi di personalità o altre anomalie psichiche che impediscono a una persona di comprendere e accettare pienamente i doveri e le responsabilità del matrimonio.

 

Processo di consulenza psicoforense nel contesto della nullità matrimoniale

La consulenza psicoforense è essenziale per valutare l’applicabilità del canone 1095 in un caso di nullità matrimoniale. Il consulente psicoforense ha il compito di:

  • Valutare la condizione psichica di uno o entrambi i coniugi al momento del matrimonio, attraverso colloqui, test psicologici e analisi della documentazione medica.
  • Determinare se vi fosse una reale incapacità di comprendere e assumere gli obblighi matrimoniali, in linea con le disposizioni del canone 1095.
  • Redigere una relazione peritale che sintetizzi le conclusioni e risponda ai quesiti posti dal tribunale ecclesiastico.

Il processo di consulenza psicoforense in un caso di nullità matrimoniale segue diverse fasi:

a.       Richiesta e Definizione del Quesito

Il processo inizia con la richiesta di una valutazione psicoforense, spesso da parte di uno dei coniugi o direttamente dal tribunale ecclesiastico. Il consulente riceve un quesito specifico, che può riguardare, ad esempio, la capacità di intendere e volere di un coniuge al momento del matrimonio.

  • Raccolta delle informazioni attraverso:
  • Colloqui con i Coniugi: Il consulente psicoforense conduce colloqui approfonditi con i coniugi per valutare la loro capacità psicologica al momento del matrimonio. Questi colloqui sono fondamentali per raccogliere informazioni dirette sulle condizioni mentali e sulla comprensione degli obblighi matrimoniali.
  • Somministrazione di Test Psicologici: Oltre ai colloqui, possono essere somministrati test psicologici standardizzati per valutare aspetti come la personalità, la maturità emotiva e la presenza di eventuali disturbi mentali.
  • Revisione di Documenti Medici: Il consulente può esaminare documentazione medica precedente, come cartelle cliniche o relazioni psichiatriche, per verificare la presenza di diagnosi o trattamenti che possano influenzare la validità del consenso matrimoniale.

c.        Analisi e Valutazione

Il consulente analizza i dati raccolti per determinare:

  • La presenza di eventuali disturbi mentali: Che possano aver compromesso la capacità di intendere e volere.
  • Il livello di maturità emotiva e psicologica: Necessario per comprendere e accettare gli obblighi matrimoniali.
  • La possibilità di simulazione del consenso: Se uno dei coniugi ha simulato l’accettazione del matrimonio senza l’intenzione reale di rispettarne gli obblighi.
  • Eventuali errori o inganni: Che potrebbero aver influenzato la decisione di contrarre matrimonio.

d.      Redazione della Relazione Peritale

Il consulente psicoforense redige una relazione dettagliata che riassume:

  • Il processo di valutazione: Descrivendo i metodi utilizzati, i test somministrati e le interviste condotte.
  • Le osservazioni e conclusioni: Riguardo alla capacità dei coniugi di contrarre un matrimonio valido.
  • Le risposte ai quesiti posti dal tribunale ecclesiastico: Fornendo un parere professionale sulla presenza di impedimenti psicologici che potrebbero rendere nullo il matrimonio.

 

e.       Presentazione e Discussione della Relazione

La relazione peritale viene presentata al tribunale ecclesiastico, dove può essere discussa. Il consulente psicoforense potrebbe essere chiamato a testimoniare e spiegare le proprie conclusioni, rispondendo a eventuali domande del giudice o delle parti coinvolte.

 

Sfide nella valutazione della nullità matrimoniale

Operare in ambito canonistico richiede una profonda comprensione delle specificità culturali e religiose del contesto in cui il consulente opera. È essenziale che il consulente rispetti i valori e le credenze della Chiesa cattolica, e che le sue valutazioni siano allineate con i principi del diritto canonico.

Valutare la nullità matrimoniale può presentare diverse sfide:

  • Complessità emotiva e psicologica: Il consulente deve affrontare situazioni emotivamente cariche e delicati equilibri psicologici.
  • Necessità di precisione: Le valutazioni devono essere rigorose e precise, poiché anche piccoli errori possono influenzare significativamente l’esito del procedimento.
  • Integrazione di aspetti legali e psicologici: Il consulente deve saper coniugare le competenze psicologiche con la conoscenza delle normative canoniche, garantendo che la valutazione rispetti i criteri stabiliti dal diritto canonico.

 

La riservatezza è particolarmente importante in questo ambito, considerando la natura spesso personale e intima delle questioni trattate. Il consulente deve garantire che tutte le informazioni raccolte siano trattate con la massima discrezione e nel rispetto delle persone coinvolte.

 

Importanza della consulenza psicoforense in ambito canonistico

Le conclusioni del consulente psicoforense possono avere un impatto significativo sull’esito del procedimento di nullità matrimoniale. Se la relazione peritale dimostra che uno o entrambi i coniugi erano incapaci di comprendere e accettare gli obblighi matrimoniali al momento del consenso, il tribunale potrebbe dichiarare nullo il matrimonio. Attraverso un’analisi accurata e una relazione peritale dettagliata, il consulente psicoforense aiuta a determinare se esistessero impedimenti che rendano nullo un matrimonio, contribuendo così al raggiungimento della verità e alla giustizia nell’ambito del diritto canonico.

La consulenza psicoforense è cruciale per garantire che le decisioni prese nei tribunali ecclesiastici siano giuste e basate su una comprensione accurata delle condizioni psicologiche delle persone coinvolte.

La consulenza psicoforense in ambito canonistico è un campo specialistico che richiede competenze non solo in psicologia e psichiatria, ma anche una conoscenza approfondita del diritto canonico e della teologia cattolica.

 

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