Il “Codice Rosso” è una normativa italiana introdotta con la legge n. 69 del 19 luglio 2019 per contrastare la violenza domestica e di genere. Il nome deriva dalla priorità assoluta che viene data ai casi di violenza o minaccia di violenza, simile a un codice di emergenza in ambito medico. La legge modifica il codice penale, il codice di procedura penale e altre normative per garantire una risposta più rapida e efficace alle denunce di violenza, con l’obiettivo di proteggere le vittime e prevenire situazioni di pericolo.
Il “Codice Rosso” non si occupa solo di proteggere le vittime di violenza domestica e di genere, ma anche di disciplinare il trattamento degli autori dei reati coinvolti. La normativa introduce diverse misure volte a garantire un’azione rapida ed efficace nei confronti degli aggressori, con l’obiettivo di prevenire ulteriori atti di violenza e proteggere le vittime.
L’avvio del percorso inizia con la segnalazione di un episodio di violenza o maltrattamento, spesso da parte della vittima o di terzi, che porta alla denuncia. La denuncia viene trattata con priorità dalle forze dell’ordine, con la segnalazione immediata al pubblico ministero, il quale deve ascoltare la vittima entro 3 giorni.
Dopo la segnalazione, il pubblico ministero può richiedere l’adozione di misure cautelari nei confronti dell’autore della violenza, come l’allontanamento dalla casa familiare o il divieto di avvicinamento alla vittima.
Durante il procedimento, il giudice può disporre che l’autore della violenza partecipi a percorsi trattamentali o riabilitativi, come misura alternativa alla detenzione o come parte della pena.
Caratteristiche principali del “Codice Rosso”
- Tempistiche Ridotte:
Una delle innovazioni principali è l’introduzione di tempi più rapidi per l’adozione di provvedimenti a tutela delle vittime. La polizia giudiziaria deve riferire al Pubblico Ministero immediatamente, e comunque entro 3 giorni, l’informativa di reato in caso di violenza domestica o di genere.
- Audizione della Vittima:
Entro 3 giorni dal ricevimento della notizia di reato, il Pubblico Ministero deve sentire la persona offesa o chi ha presentato la denuncia, per decidere su eventuali misure cautelari urgenti.
- Nuovi Reati
Il Codice Rosso ha introdotto nuovi reati, tra cui:
- Revenge Porn: Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta.
- Deformazione Permanente dell’Aspetto della Persona Mediante Lesioni al Viso: Un reato specifico per lesioni che causano deformazioni permanenti al viso.
- Costrizione o Induzione al Matrimonio: Penalizza chi costringe o induce qualcuno a sposarsi contro la propria volontà.
- Violazione dell’Obbligo di Allontanamento dalla Casa Familiare: Introduce sanzioni più severe per chi viola l’ordine di allontanamento dalla casa familiare.
- Formazione e Sensibilizzazione:
La legge prevede inoltre l’implementazione di programmi di formazione per le forze dell’ordine e per il personale sanitario, per migliorare la loro capacità di intervenire in situazioni di violenza domestica e di genere.
Misure nei confronti degli autori di reato
Il “Codice Rosso” introduce misure stringenti nei confronti degli autori di reato per garantire la protezione delle vittime e prevenire la reiterazione della violenza. Le misure cautelari e le aggravanti previste dalla legge rappresentano un forte deterrente, mentre i programmi di riabilitazione offrono un’opportunità di cambiamento per gli autori di violenza. Complessivamente, queste disposizioni riflettono un approccio integrato alla gestione e prevenzione della violenza domestica e di genere in Italia.
- Provvedimenti Cautelari Rapidi
Il Codice Rosso prevede l’adozione tempestiva di misure cautelari nei confronti degli autori di reato. Il Pubblico Ministero, dopo aver ricevuto la notizia di reato, può richiedere immediatamente al giudice l’applicazione di misure come l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima o la custodia cautelare in carcere.
Sono previste misure cautelari e preventive:
- Arresto in Flagranza di Reato: Gli autori di reati come maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, o stalking possono essere arrestati immediatamente se colti in flagranza di reato. Questo consente di neutralizzare immediatamente la minaccia per la vittima.
- Allontanamento dalla Casa Familiare: Il giudice può disporre l’allontanamento dell’autore del reato dalla casa familiare, impedendogli di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, come l’abitazione, il luogo di lavoro o altri spazi abituali. Questa misura è cruciale per proteggere la vittima da ulteriori contatti o aggressioni.
- Divieto di Avvicinamento: Il divieto di avvicinamento è una misura che vieta all’autore del reato di avvicinarsi alla vittima entro una certa distanza. Questo può includere anche il divieto di comunicare con la vittima attraverso qualsiasi mezzo, compresi i social media, il telefono o altre forme di contatto.
- Obbligo di Presentazione alle Forze dell’Ordine: In alcuni casi, il giudice può imporre all’autore del reato l’obbligo di presentarsi periodicamente presso un ufficio di polizia come misura di controllo. Questo aiuta a monitorare i movimenti dell’autore e a prevenire ulteriori azioni violente.
- Braccialetto Elettronico: Per garantire un monitoraggio più stretto, in alcuni casi può essere disposto l’uso di un braccialetto elettronico per l’autore del reato. Questo dispositivo permette alle forze dell’ordine di tracciare i suoi movimenti e intervenire rapidamente in caso di violazione delle misure di allontanamento o divieto di avvicinamento.
- Trattamento Penitenziario e Rieducazione
Gli autori di reati legati al Codice Rosso possono essere inseriti in specifici programmi di trattamento e rieducazione all’interno degli istituti penitenziari, finalizzati a prevenire la recidiva e a promuovere un percorso di consapevolezza e cambiamento comportamentale.
- Aggravanti e Pene Severe
Il Codice Rosso prevede un inasprimento delle pene per gli autori di reati specifici, come nel caso di lesioni gravi, maltrattamenti, violenza sessuale, stalking e altri reati legati alla violenza domestica e di genere. L’introduzione di nuove fattispecie di reato, come il “revenge porn” e la “costrizione o induzione al matrimonio”, comporta sanzioni severe per chi commette questi atti.
- Aggravanti Specifiche: La legge Codice Rosso prevede delle aggravanti specifiche per chi viola le misure cautelari imposte. Ad esempio, se l’autore del reato trasgredisce il divieto di avvicinamento o l’obbligo di allontanamento, la pena prevista per il reato può essere aumentata.
- Pene Detentive: Gli autori di reati particolarmente gravi, come la violenza sessuale o i maltrattamenti reiterati, possono essere soggetti a pene detentive severe. La legge prevede un aumento delle pene minime per questi reati, riflettendo la gravità delle azioni commesse e l’attenzione alla protezione delle vittime.
- Reclusione per Deformazione Permanente: Un’altra misura prevista dal Codice Rosso riguarda i casi di deformazione permanente del corpo della vittima, come l’uso dell’acido. In questi casi, la pena può arrivare fino a quindici anni di reclusione.
- Revoca delle Misure di Sostegno e Benefici
Gli autori di reati di violenza domestica o di genere possono vedersi revocare eventuali misure di sostegno economico, come gli assegni familiari, se queste misure potrebbero facilitare il compimento di ulteriori reati.
- Riabilitazione e Supporto Psicologico
In alcuni casi, agli autori di reati può essere offerto l’accesso a programmi di riabilitazione psicologica e di sostegno, con l’obiettivo di affrontare le cause profonde del comportamento violento e prevenire il rischio di recidiva.
Queste misure dimostrano come il Codice Rosso miri non solo a proteggere le vittime, ma anche a intervenire direttamente sul comportamento degli autori di reato, cercando di prevenire ulteriori episodi di violenza attraverso un approccio sia repressivo che rieducativo.
PROGRAMMI DI TRATTAMENTO PSICOLOGICO PER GLI AUTORI DI REATI
Gli autori di violenza possono essere inseriti in programmi di trattamento specifici, gestiti da centri specializzati. I programmi di trattamento psicologico per gli autori di reati nell’ambito del Codice Rosso sono una componente cruciale della strategia di prevenzione della recidiva e di promozione del cambiamento comportamentale. Questi programmi mirano a intervenire sui comportamenti violenti, cercando di comprendere le radici psicologiche della violenza e di fornire agli autori di reato gli strumenti necessari per modificare il proprio atteggiamento. Questi programmi mirano inoltre a promuovere la responsabilizzazione dell’autore. I trattamenti possono includere sedute di terapia individuale e di gruppo, interventi psicoeducativi, e percorsi di sensibilizzazione sugli effetti della violenza. Il trattamento è solitamente personalizzato e adattato alle esigenze del singolo autore, basato su una valutazione iniziale del rischio e delle necessità.
Caratteristiche principali dei programmi di trattamento psicologico
- Valutazione Iniziale
Ogni programma di trattamento psicologico inizia con una valutazione iniziale dell’autore del reato, condotta da professionisti della salute mentale come psicologi o psichiatri. La valutazione iniziale serve a comprendere il profilo psicologico dell’autore del reato, identificando le cause profonde del comportamento violento e le potenziali vulnerabilità. Questa valutazione serve a identificare i fattori di rischio specifici, come la presenza di disturbi mentali, abuso di sostanze, o precedenti storie di violenza. Sulla base di questa valutazione, viene sviluppato un piano di trattamento personalizzato.
I vari punti della valutazione possiamo schematizzarli come segue:
- Valutazione Psicologica: Include test psicometrici per misurare la salute mentale, l’intelligenza emotiva, e la propensione a comportamenti violenti.
- Storia Personale e Clinica: Si esplorano la storia familiare, le relazioni passate, esperienze di abuso o trauma, e eventuali dipendenze da sostanze.
- Analisi del Comportamento Criminale: Si esamina il reato commesso per comprendere i motivi scatenanti e le dinamiche comportamentali.
- Coinvolgimento e Motivazione
Colloqui Motivazionali: Sono previsti incontri volti a incentivare la partecipazione attiva dell’autore, evidenziando l’importanza del cambiamento comportamentale e della responsabilizzazione. In alcuni casi, viene stipulato un accordo formale tra l’autore e il centro di trattamento, in cui si stabiliscono gli obiettivi del percorso e le modalità di partecipazione.
- Obiettivi del Trattamento
I principali obiettivi dei programmi di trattamento psicologico includono:
- Riconoscimento della Responsabilità: Aiutare l’autore del reato a riconoscere e assumere la responsabilità dei propri comportamenti violenti, sfidando eventuali giustificazioni o razionalizzazioni del comportamento violento. Attraverso il dialogo terapeutico, si esplorano i pensieri e le emozioni che hanno portato all’azione violenta, promuovendo una maggiore consapevolezza di sé.
- Comprensione delle Conseguenze: Far comprendere all’autore le conseguenze e l’impatto del proprio comportamento sulla vittima e su altre persone coinvolte, inclusi i familiari e i figli. Role-playing, storytelling e sessioni di gruppo possono essere utilizzati per confrontare l’autore con le prospettive delle vittime
- Modifica dei Comportamenti: si lavora sulla modifica dei comportamenti violenti e sulla gestione delle emozioni, soprattutto la rabbia, si insegnano e si rinforzano comportamenti alternativi e non violenti, tecniche di controllo dell’impulsività e sviluppo di capacità di coping positive.
- Sviluppo di Abilità di Comunicazione: Il trattamento include moduli di formazione su tecniche di comunicazione assertiva, gestione dei conflitti e negoziazione. Si vuole fornire agli autori di reato le competenze per esprimere i propri bisogni e sentimenti in modo costruttivo senza ricorrere alla violenza.
- Prevenzione della Recidiva: Ridurre il rischio che l’autore ripeta comportamenti violenti in futuro. Si utilizzano piani d’azione personalizzati per gestire le situazioni ad alto rischio, includendo esercizi e tecniche per affrontare momenti di stress.
- Interventi Terapeutici Utilizzati
I programmi di trattamento psicologico possono includere una varietà di approcci terapeutici, tra cui:
Terapia Individuale: Alcuni autori di reati potrebbero aver bisogno di un supporto individuale più intensivo, soprattutto se presentano disturbi psicologici complessi o traumi pregressi. Sessioni individuali mirano a lavorare su aspetti come la gestione della rabbia, il controllo degli impulsi e la consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni.
Gruppi di Sostegno: Gli autori partecipano a sessioni di gruppo in cui condividono esperienze e apprendono strategie di gestione della violenza. Questo approccio può favorire il confronto con altri individui in situazioni simili.
Educazione sui Ruoli di Genere e le Relazioni: Parte del trattamento può includere la rieducazione sui temi della parità di genere e delle relazioni non violente, con l’obiettivo di smantellare credenze e atteggiamenti che giustificano la violenza.
Interventi psicoeducativi: I percorsi di trattamento spesso includono interventi psicoeducativi, che hanno l’obiettivo di educare l’autore del reato sui danni causati dalla violenza, sia per la vittima che per sé stesso. Vengono affrontati temi come il controllo della rabbia, la gestione dello stress, e la costruzione di relazioni sane e rispettose.
Gruppi focalizzati sulle emozioni: mirano a insegnare agli individui a riconoscere e gestire le proprie emozioni in modo costruttivo, riducendo l’uso della violenza come meccanismo di coping.
- Durata e Intensità del Trattamento
La durata del trattamento può variare a seconda della gravità del comportamento violento e dei progressi dell’autore del reato. I programmi possono durare da alcuni mesi a diversi anni e richiedono una partecipazione regolare a sessioni terapeutiche settimanali o bisettimanali. La continuità del trattamento è essenziale per garantire un cambiamento duraturo nel comportamento dell’autore.
- Coinvolgimento delle Vittime
Se il trattamento fa parte di un percorso di giustizia riparativa può essere previsto un coinvolgimento della vittima. Tuttavia, questo avviene solo con il consenso della vittima e sotto la supervisione di professionisti, per evitare qualsiasi rischio di revittimizzazione.
Monitoraggio e Valutazione
L’efficacia del percorso trattamentale viene monitorata periodicamente, attraverso colloqui e valutazioni continue da parte dei professionisti del centro. Questo monitoraggio continuo aiuta a determinare se l’autore del reato ha effettivamente modificato il proprio comportamento e se è in grado di evitare comportamenti violenti in futuro.
In caso di mancato rispetto del percorso, o se la persona manifesta comportamenti che suggeriscono un rischio di recidiva, le misure cautelari possono essere inasprite o modificate.
Integrazione con Altri Interventi
I programmi di trattamento psicologico sono spesso integrati con altri interventi, come il supporto educativo e formativo, l’assistenza sociale e la sorveglianza da parte delle forze dell’ordine. Questo approccio multidisciplinare è fondamentale per affrontare tutti gli aspetti della violenza e per supportare l’autore del reato nel suo percorso di cambiamento.
Sfide e Critiche
Nonostante i benefici potenziali, i programmi di trattamento psicologico per autori di reati violenti incontrano anche diverse sfide e critiche:
- Adesione al Trattamento: Non tutti gli autori di reato sono disposti a partecipare volontariamente ai programmi di trattamento. In alcuni casi, la partecipazione è obbligatoria come parte delle misure cautelari o delle sentenze, ma questo può influire sull’efficacia del trattamento se l’autore non è motivato a cambiare.
- Motivazione dell’Autore del Reato: L’efficacia del trattamento dipende in gran parte dalla volontà dell’individuo di cambiare. Programmi obbligatori possono incontrare resistenze se l’autore del reato non è motivato a partecipare attivamente.
- Rischio di Recidiva: Sebbene i programmi mirino a ridurre la recidiva, non è sempre garantito che l’autore non torni a comportamenti violenti. La recidiva è un rischio costante, e per questo motivo il monitoraggio a lungo termine è essenziale.
- Stigmatizzazione: Gli autori di reati che partecipano a questi programmi possono affrontare stigmatizzazione sociale, che può ostacolare il loro reinserimento nella comunità e compromettere i risultati del trattamento.
- Risorse Limitate: La disponibilità di programmi di trattamento psicologico può variare a seconda delle risorse disponibili. In alcune aree, potrebbero esserci limitazioni in termini di numero di posti disponibili o di accesso a professionisti qualificati.
Conclusione
I programmi di trattamento psicologico per gli autori di reati violenti, come quelli previsti dal Codice Rosso, rappresentano uno strumento importante per affrontare la violenza domestica e di genere. Questi programmi non solo mirano a prevenire la recidiva e a proteggere le vittime, ma cercano anche di promuovere un cambiamento profondo nel comportamento degli autori, affrontando le cause psicologiche alla base della violenza. Tuttavia, l’efficacia di questi interventi dipende da una combinazione di fattori, tra cui la motivazione dell’autore del reato, la qualità del trattamento offerto e il supporto continuo da parte della comunità e delle istituzioni.